Prima regola è avere fiducia in se stessi. Sembrerà una banalità, ma senza questo primo punto (per altro fondamentale in tutti gli aspetti della vita), tornate pure alla vostra scrivania aziendale a farvi stracciare le palle da qualche capo inutile (se siete diventati freelance è molto probabile che sia successo perché avevate un personaggio insensato a darvi ordini in azienda, magari qualcuno che si è guadagnato il ruolo di vostro capo per parentele, raccomandazioni etc…). Ci saranno momenti difficili, magari senza progetti, ed è in quel momento che bisogna credere nelle proprie capacità, e se serve inventarsi un po’ commerciali di se stessi. Non avere progetti nell’immediato va visto come un’opportunità per rinnovarsi, per studiare o semplicemente per mettersi letteralmente in viaggio (chissà cosa può portare in dote un nuovo viaggio).
Checche se ne dica, essere freelance non significa avere più tempo libero, ma senza dubbio significa poter gestire il proprio tempo. Per farlo al meglio, consiglio vivamente un’agenda fisica dove organizzare il lavoro e distribuirlo sui diversi giorni della settimana, o se siete davvero bravi del mese. Da una parte vi permetterà di crearvi una routine nella quale inserire allenamenti, passeggiate, la vostra serie preferita, o semplicemente una buona siesta. Personalmente opterei per una Daily, quella con un giorno per pagina e le ore del giorno.
Valorizzate il vostro lavoro e soprattutto il vostro tempo. Se siete passati come me da aziendalista a freelance, avete perfettamente in testa l’importanza del tempo, e l’importanza di lavorare per un prezzo giusto. Accettare progetti mal pagati solo perché avete il tempo di portarli a termine potrebbe non giocare a vostro favore. Selezionare il progetto e il cliente giusto è fondamentale per lavorare bene e sarà il biglietto da visita perfetto per il progetto successivo. Se fosse necessario, bisogna giocarsela un po’ e avere il coraggio di rifiutare un lavoro.
La bellezza di lavorare dalla scrivania di casa è impagabile, allora fai di tutto perché sia l’ufficio che hai sempre sognato: una bella finestra di fronte con una vista rilassante, una postazione ordinata (agenda, computer, tazza del caffè, telecomando dell’impianto stereo a portata di mano). Una volta o due a settimana è strettamente consigliato accasarsi in un bar o in un coworking più per socializzare un po’ che per lavorare.
Gestire un pacchetto clienti può risultare complicato, ognuno ha esigenze diverse, e soprattutto ognuno pensa a modo suo. Essere empatici con i propri clienti senza perdere il proprio credo e mantenendo il punto 1 sempre bene in testa è fondamentale. Il cliente vuole un risultato e fino a quando non ci si arriva sarà bene accettare osservazioni e modifiche con calma olimpica e sorriso sempre a portata di mano.
La solitudine può non essere accettata subito di buon occhio, abituati ai caffè con i colleghi di lavoro e ai pranzi al bar. Non dimenticate che come voi ci sono tantissimi lavoratori freelance e non tarderete a farvi il vostro giro di “amicizie lavorative”, ma c’è da uscire di casa. Un consiglio: frequentate palestre o fate attività sportive in orari classici lavorativi, ci saranno solo freelance presenti con cui attaccare bottone.
L’abito non fa il monaco, ma spesso l’immagine conta tantissimo e il vostro prossimo cliente potrebbe essere al bancone di un bar o in coda al supermercato. Quindi evitate il pantalone della tuta o addirittura il pigiama per uscire di casa, anche se è solo per fare qualche commissione.
Da una parte c’è l’immagine reale, dall’altra quella virtuale. Se lavorate nella comunicazione come me, non dimenticate di essere presenti almeno su twitter e instagram e se poi avete tempo di scrivere un blog ancora meglio. Qui il consiglio non va tanto sulla presenza sui social e sul web (scontata), quanto su come essere presenti. È uno dei vostri biglietti da visita, quindi nessuno vi vieta di ubriacarvi con gli amici, o di andare al mare un martedì mattina, ma magari evitate di fare i fenomeni e rendere pubblico tutto quello che fate. (Sì lo so, a volte la tentazione è enorme).
Cercate di offrire più opzioni possibili ai vostri clienti. Se si fidano di voi, si fideranno anche dei vostri “amici freelance” a cui potete passare una parte del lavoro. Nel peggiore dei casi verrete ricambiati con la stessa moneta, nel migliore potreste addirittura finire per creare un’agenzia che offre più servizi insieme a loro… (stay tuned).
Infine la cosa più importante di tutte: essere felici con il lavoro implica un’attitudine positiva, tanta voglia di fare (spesso non solo quello che sapete fare) e intraprendenza nel studiare nuovi modelli di lavoro. È tutto a portata di mano oggi grazie a internet e se è vero che non è già tutto inventato, è altrettanto vero che tutto quello che esiste si può facilmente riprodurre con un po’ di applicazione.
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